Ok. Probabile che andra in nuovo topic, ma per ora rispondo.
A me danno fastidio tre cose di tutta questa faccenda:
A) il fatto che si sacrifichino il sync tra background e sprite per venti miseri millisecondi ... E' il placebo videoludico del momento a quanto pare, e le loro dichiarazioni in merito (tipo "chi ha Win 7 è avvantaggiato" quando in realtà è l'esatto contrario) ti fanno veramente capire la loro reale preparazione in materia.
B) Le loro dichiarazioni, esempio a caso:
CITAZIONE
It's no secret that the Cave pgm games are now avaible in mame, thanks to mamedev. the raiden ii team (trap15, austere and I) did work a bit on getting the driver working, but I must admit that Haze did 90% of the work (thanks Haze, we really do appreciate your work).
Vi assicuro che oltre a dire stronzate non hanno fatto un cazzo di rilevante, quindi anche prendersi un 10% di merito* è una cosa tra le più schifose che abbia mai visto in 10 anni che lavoro nel settore. In più sono
mesi che ci stanno provando, ma sono bastati tipo due/tre giorni ad Haze per riuscirci (peraltro provando la cosa più ovvia possibile ed immaginabile).
*di cui se proprio vogliamo fare i pignoli andrebbe assegnato a XingXing che comunque non c'entra un cazzo con il loro club di galline isteriche.
Questo ci porta al punto tre ...
C) La loro completa mancanza di qualsivoglia capacità di reverse engineering, in qualunque campo:
Non hanno nemmeno le basi, e fosse solo quello il problema non mi tangerebbe più di tanto. Il vero problema è che sono dei divi che "si sparano pose manco sparassero scud" (cit.). Vogliono fare la cosa più difficile (Raiden 2, esempio "a caso") ma non hanno nemmeno la capacità di emulare qualsivoglia sistema, anche il più semplice. E vi garantisco che in questo campo la presunzione è mortale, se tipo ieri mi domandi cosa sia un AM_DEVREADWRITE (all'interno di una memory map ...) e non ti rendi nemmeno conto di quanto sia stupida questa domanda in primo luogo beh ... senza offesa e senza arroganza alcuna, che tornasse a videogiocare che a fare le cose serie ci pensiamo noi.